
Le Tre Cime di Lavaredo sono un vero paradiso per gli amanti dell’alpinismo e della natura. Con la loro maestosità, non solo attirano alpinisti da tutto il mondo, ma offrono anche panorami mozzafiato. La Cima Grande, con la sua parete nord, è un’icona nel mondo dell’alpinismo. Visitare questa zona permette di immergersi completamente nella bellezza del Parco Naturale Tre Cime. Hai mai avuto occasione di visitarle ?
le Tre Cime di Lavaredo sono uno spettacolo della natura! La Cima Grande, con i suoi 2.999 metri, domina il gruppo, seguita dalla Cima Ovest (2.973 metri) e dalla Cima Piccola (2.857 metri). Ogni cima ha le sue sfide e il suo fascino, attirando scalatori e amanti della montagna da tutto il mondo.
Una nota storica davvero affascinante. Il confine che attraversa le Tre Cime di Lavaredo è un segno tangibile delle complesse vicende storiche che hanno caratterizzato questa regione. La sua rideterminazione post- Prima guerra mondiale ha riportato in vita un antico confine, stabilito nel 1752, che segna ancora oggi il limite tra Dobbiaco e Auronzo di Cadore. È incredibile come una linea di demarcazione possa raccontare così tanto sulla storia e sulle trasformazioni politiche di una regione.
Davvero interessante vedere come i confini si siano evoluti nel tempo! Prima del Trattato di Rovereto, Auronzo aveva un territorio molto più ampio, che comprendeva aree oltre lo spartiacque alpino e sotto il dominio veneziano. Questi confini antichi includevano parti dell’attuale Parco Naturale Tre Cime, la Val Rinbon e giungevano fino alle Pale di Rivis, passando per il rifugio Locatelli, la torre dei Scarperi e oltre il Monte Rudo.
Le trasformazioni dei confini riflettono non solo cambiamenti politici ma anche l’adattamento delle comunità locali attraverso i secoli.
È davvero affascinante come le Tre Cime di Lavaredo fungano da spartiacque idrografico. A nord-nordest, i torrenti attraversano le valli Sassovecchio e Campo di Dentro, sfociando nel rio Sesto, poi nella Drava e infine nel Danubio, che termina il suo percorso nel Mar Nero. La Rienza, invece, scorre verso ovest, attraversa le valli Rienza e Pusteria, e confluendo nell’Isarco e nell’Adige, raggiunge il mare Adriatico presso Chioggia. A sud, le acque seguono un altro percorso: scendono attraverso la Val Marzon e si uniscono nei fiumi Ansiei e Piave, terminando anch’esse nel mare Adriatico presso Jesolo. Questi percorsi fluviali riflettono la complessità geologica e idrografica della regione, mostrando come ogni elemento del paesaggio contribuisca all’ecosistema globale. È incredibile pensare a come l’acqua delle Tre Cime possa arrivare in mari così lontani come l’Adriatico e il Mar Nero.

Rifugi: Rifugio Locatelli-Innerkofler-Rifugio Lavaredo. Le Tre Cime offrono davvero molteplici vie di accesso per chi ama camminare ed esplorare la natura. Dall’avventura attraverso la Valle della Rienza al Lago di Misurina, ogni percorso regala panorami mozzafiato e un’esperienza unica. La Val Fiscalina, la Val di Sesto, la Val Campo di Dentro, e l’antica strada militare lungo il Vallon di Lavaredo sono solo alcune delle opzioni che permettono di vivere questa meraviglia dolomitica in modo davvero speciale.
I punti panoramici offrono viste spettacolari delle Tre Cime. Il profilo laterale dalla Val di Landro è iconico, mentre i panorami dai rifugi Auronzo e Antonio Locatelli sono semplicemente mozzafiato. Ogni punto di vista regala una prospettiva unica di queste cime imponenti.